Cascetta: nessun governo ha mai investito tanto sul trasporto urbano e metropolitano

 

Cascetta: nessun governo ha mai investito tanto sul trasporto urbano e metropolitano. 13 miliardi sulle metropolitane e 7 miliardi per il rinnovo di treni e bus

“Nessun governo nella storia della Repubblica ha mai investito tanto sul trasporto urbano e metropolitano: 13 miliardi con il piano per la costruzione di nuove metropolitane e tram, più di quello che si è speso tra il 2000 e il 2015, e 7 miliardi per acquistare nuovi treni e nuovi autobus". Così Ennio Cascetta, amministratore unico di RAM - Logistica, Infrastrutture e Trasporti, in occasione della conferenza “Cambiamenti climatici, politiche di mobilità e qualità dell’aria nelle grandi città italiane”, organizzata da Kyoto Club in occasione dell’anniversario dell’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto. 

“Sul trasporto pubblico siamo molto in ritardo rispetto agli altri Paesi europei, in particolare per il trasporto rapido di massa, il trasporto su ferro: la sola Madrid ha più chilometri di metro di tutta l'ltalia. Se vogliamo essere competitivi con le altre economie dobbiamo metterci al passo. Ora potremo iniziare a colmare questo ritardo con nuove linee perchè la mobilità su ferro è la spina dorsale della mobilità urbana e metropolitana. Con i fondi stanziati per comprare nuovi mezzi rinnoveremmo in cinque anni metà del parco rotabile italiano, solo sui treni abbiamo investito 1,5 miliardi”.

Con Connettere L’Italia – continua Cascetta – il Governo ha dato alla mobilità urbana sostenibile un grande peso, definendo per la prima volta uno schema unico a livello nazionale. Che comprende anche la mobilità ciclabile: sono ora disponibili 600 mln per interventi sulla mobilità ciclistica.

Cascetta conclude poi commentando la recente proposta tedesca di trasporto pubblico gratuito per ridurre l’inquinamento “penso che la sostenibilità economica sia sempre importante  e che i servizi vadano pagati per dar loro il giusto valore. Da noi la gente non usa il mezzo pubblico non perché le tariffa siano alte, anzi sono tra le più basse d'Europa ma perché il servizio è di scarsa qualità, con mezzi vecchi e poco confortevoli. Ricordo comunque che questo il Governo ha deciso di puntare sulla defiscalizzazione di parte del costo dell'abbonamento, sia per i cittadini che per le aziende. Se in tasca ho l’abbonamento, è più facile  che utilizzi il mezzo pubblico nei miei spostamenti e con l’integrazione tariffaria tra i diversi operatori sarà ancora meglio”.